Il Dinaro bahreinita è la valuta ufficiale del Bahrein. Esso è diviso in 1000 fils (dal latino follis). Il nome dīnār (qui tradotto "dinaro") deriva dal latino denarius. Il codice ISO 4217 per la valuta è BHD.
Il dinaro è stato introdotto nel 1965, in sostituzione della rupia del Golfo con un tasso di cambio di 10 rupie = 1 dinaro. Il dinaro del Bahrein è indicato con. د.ب (arabo) o BD (latino). Solitamente è segnato con tre cifre decimali che indicano i fils.
Monete
Nel 1965 sono state emesse monete dal valore di 1, 5, 10, 25, 50 e 100 fils. Le monete da 1, 5 e 10 fils erano battute in bronzo e le altre in cupro-nickel. La moneta da 1 fils non è stata prodotta dopo il 1966 e non circola più. Nel 1992 l'ottone ha sostituito il bronzo nelle monete da 5 e 10 fils ed è stata introdotta una moneta bimetallica da 100 fils. Una moneta bimetallica da 500 fils è poi seguita nel 2000.
Banconote
Nel 1965 il Bahrain Currency Board ha introdotto banconote da 100 fils e da ¼, ½, 1, 5 e 10 dinari. Nel 1973 la Bahrain Monetary Agency ha assunto il controllo della produzione della carta-moneta ed ha emesso banconote da ½, 1, 5, 10 e 20 dinari. Nel 2006 la Monetary Agency è stata ribattezzata Central Bank ma le banconote con la nuova denominazione ancora non sono state emesse.
E' attualmente la seconda valuta per valore dopo il dinaro kuwaitiano.
Bibliografia
- Chester L. Krause e Mishler Clifford, Standard Catalog of World Coins: 1801-1991, 18ª ed., Krause Publications, 1991, ISBN 0-87341-150-1.
- Albert Pick, Standard Catalog of World Paper Money: General Issues, Colin R. Bruce II e Neil Shafer (a cura di), 7ª ed., Krause Publications, 1994, ISBN 0-87341-207-9.
Voci correlate
- Rupia del Golfo
- Consiglio di cooperazione del Golfo
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su dinaro del Bahrain
Collegamenti esterni
- Tassi di cambio per BHD
Nota: I tassi di cambio ottenuti da questi siti potrebbero contraddire i rapporti fissi della moneta
- (DE, EN) Le banconote del Bahrein, su bis-ans-ende-der-welt.net, Heiko Otto.
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